In Val Venosta è iniziata la raccolta delle albicocche, che come per molte altre varietà frutticole, è iniziata quest’anno con 2 settimane di anticipo. La stagione della raccolta 2007 segna una importante novità: la commercializzazione e la vendita dell’albicocca in Val Venosta è regolamentata per la prima volta in modo centralizzato. L’associazione delle cooperative ortofrutticole della Val Venosta (VI.P) ha unificato l’immagine promozionale di questo prodotto nell’intento di accrescere l’apprezzamento per la frutta genuina e di qualità, caratteristica tipica della Val Venosta. “Per le albicocche della Val Venosta è stato realizzata una comunicazione coordinata con la creazione di un apposito logo, un opuscolo informativo completo di ricette per i consumatori, un depliant dettagliato per i rivenditori e un poster per i punti vendita. Da un lato intendiamo offrire ai consumatori la certezza di acquistare un frutto di alta qualità e dall’altro lato garantiamo in questo modo ai nostri associati e ai fornitori di fare fatturato”, ha così affermato Gerhard Eberhöfer, collaboratore della cooperativa VI.P e responsabile della vendita delle albicocche della Val Venosta. Chi desidera gustare questa deliziosa drupa appena raccolta, da ora in poi potrà trovarla presso i negozi di vendita al dettaglio all’interno delle seguenti cooperative: NOG di Naturno, JUVAL di Castelbello, MEG di Martello, GEOS di Silandro, OVEG di Oris e in diversi negozi selezionati in tutto l’Alto Adige. Durante il periodo clou della raccolta, le cooperative saranno aperti tutto il giorno, anche di sabato. Basta verificare che i frutti siano contrassegnati dalla denominazione “Albicocche della Val Venosta”. Le albicocche sono in vendita in cartoni neri da 10 e 3 chili per il prodotto da tavola, in cartoni bianchi da 10 chili per quello destinato alla preparazione di marmellate e sfuse. La raccolta delle albicocche in Val Venosta si protrarrà presumibilmente fino a metà/fine agosto.
Il rinascimento dell’albicocca della Val Venosta
La coltivazione dell’albicocca in Val Venosta vanta una tradizione lunga più di un secolo. Dopo il crollo della produzione registrato negli anni ’80, a partire dagli anni ’90 vi è stata una netta inversione di tendenza. Quest’anno si può addirittura parlare di un boom delle albicocche venostane, infatti si prevede che in Val Venosta si raccoglieranno oltre 250 tonnellate di frutti. Rispetto al 2006 vi è stato un considerevole aumento del 25%, valore che è in perfetta linea con gli ambiziosi obiettivi che la VI.P si è prefissata. Entro i prossimi cinque anni si vuole infatti raggiungere una produzione di 500 tonnellate. Attualmente le albicocche vengono coltivate in Val Venosta da 120 aziende che nella maggior parte dei casi esercitano tale attività in via accessoria e si sono consorziate nella cooperativa dei coltivatori di albicocche della Val Venosta. Le albicocche possono essere conservate in magazzino per 3 – 6 giorni e vengono quindi distribuite esclusivamente in Alto Adige, a Trento e nel Tirolo settentrionale.
Qualità garantita dalla particolarità del clima e da una natura incontaminata
Tra i “giardini di albicocche” più settentrionali d’Europa, certamente la Val Venosta rappresenta una vera particolarità. Grazie ai terreni sabbiosi di montagna, allo straordinario clima, caratterizzato da molte ore di sole, poche precipitazioni, aria asciutta e forti escursioni termiche, le albicocche trovano in Val Venosta le condizioni ideali per maturare. Lo speciale microclima della valle conferisce alle albicocche il loro inconfondibile aroma. La zona di coltivazione si estende da Naturno a Malles, a quote comprese tra 700 e 1.300 metri s.l.m. A queste altitudini le albicocche maturano più lentamente riuscendo così a sviluppare un aroma e un gusto più intensi. Attualmente in Val Venosta si coltivano per lo più cinque diverse varietà di albicocche: “Vinschger Marille”, “Ungarische Beste”, “Orangered”, “Goldrich” e “Hargrand”. La prima in particolare, che rappresenta l’80% dell’intero raccolto, è ideale consumata fresca, per la preparazione di deliziosi canederli dolci alle albicocche, marmellate e dolci o per la produzione di succhi e grappe. Solo le albicocche mature, appena raccolte garantiscono un aroma pieno. Le albicocche raccolte continuano il loro processo di maturazione e quindi una volta staccate dall’albero in piena maturazione sono poco adatte a trasporti su lunghe distanze. Per questo motivo le albicocche d’importazione vengono raccolte spesso con anticipo non riuscendo però a sviluppare appieno il loro aroma. Le albicocche della Val Venosta, al contrario, ricevono tutto il sole di cui hanno bisogno per raggiungere la maturazione ottimale e sprigionare un aroma unico.
Una bomba di vitalità: l’albicocca
Le albicocche della Val Venosta sono una vera bomba di vitalità. Possono essere di colore giallo o giallo-arancione, tendenti al rosso sul lato esposto al sole. Il colore vivace di questi frutti è dovuto all’elevato contenuto in beta-carotene (provitamina A). Il beta-carotene è importante per la vista, per avere una pelle sana, per la crescita di unghie e capelli e per rinforzare le difese immunitarie. Le albicocche contengono inoltre potassio, niacina, acido folico, acido salicilico e un flavonoide, la quercitina, in quantità superiori alla media: a questi ultimi due elementi si attribuiscono importanti proprietà antinvecchiamento. L’elevato consumo di albicocche presso gli Hunza, una popolazione longeva che vive ai piedi delle montagne del Pakistan, viene considerato il motivo per cui queste persone vivono in media 10 anni in più rispetto ad un mitteleuropeo.
Foto 1: L’albicocca della Val Venosta
Foto 2: La raccolta delle albicocche in Val Venosta